GODS OF METAL – I preparativi, il backstage e il concerto in compagnia degli OVERTURES

by Manuel Demori

Ci siamo, finalmente il grande giorno è arrivato. Siamo il primo giugno, la sera prima del Gods of Metal a Monza, il più grande e importante festival Metal in Italia. Vi scrivo dal nostro hotel a Milano e domani, oltre ai Rammstein, Korn, Megadeth e altre band internazionali, nel bill del festival, troveremo anche una piccola (per ora) realtà musicale del Nord Italia. Sono gli Overtures, band goriziana nata nel 2007, che ha appena rilasciato il nuovo cd Artifacts proprio pochi giorni prima della loro apparizione al Gods of Metal. Ho avuto l’onore di essere il loro fotografo per questa giornata, ma non dimenticandomi mai dei lettori di Metalpit, ho deciso di fare un live report un po’ diverso…perché non raccontare cosa succede ad una band che partecipa ad un grosso festival e ciò che accade dietro le quinte?

Siamo la mattina del 2 giugno e ci svegliamo con una pioggia battente. Non è assolutamente un buon presagio per la giornata. Dopo esserci preparati e aver incontrato gli altri membri della band e le due coriste Nicoletta e Jade, ci avviamo verso l’autodromo di Monza. Il tempo sta migliorando rapidamente e a un certo punto esce addirittura il sole. Arriviamo a destinazione verso le otto, ci vengono consegnati i Pass e ci dirigiamo subito dietro al palco. C’è fretta di scaricare la strumentazione, i tempi sono programmati al minuto e non c’è un minuto da perdere. Dopo aver montato il tutto si procede ad un breve, ma preciso soundcheck. Mentre la band e i fonici aggiustano gli ultimi particolari, mi metto a curiosare un po’ dietro al palco.overtures Tutta la scenografia dei Rammstein è già montata e dietro ci sono tutti gli oggetti di scena di Lindemann e soci. È impressionante la quantità di cavi elettrici e attrezzature che ci sono sul pavimento dello stage. A soundcheck terminato è finalmente ora della colazione. Ci dirigiamo verso la tenda del catering proprio nel momento dell’arrivo del tour bus dei Megadeth. Ridendo e scherzando arriva l’ora di iniziare. Ci incamminiamo verso il palco e incrociamo Dave Mustaine, che con un giubbotto bianco e cappello di lana in testa, entra nei camerini accompagnato dalla sua biondissima moglie Pamela. Lascio la band che sale sul palco e mi sposto nel photopit, pronto a immortalare la loro performance al Festival Metal più importante d’Italia. Alle 11.00 in punto inizia lo show e dopo l’intro iniziale gli Overtures partono a pieno regime presentando al pubblico che è già assiepato alle transenne la opener del nuovo album, intitolata Repentance. I minuti disponibili sono davvero pochi e per questo motivo, senza tempo da perdere si passa alla Title-track Artifacts, seguita dalla più classica Go(L)d. Il pubblico che sta man mano riempiendo l’arena sembra apprezzare moltissimo la musica Prog-Power della band, rispondendo benissimo. Esco dal photopit e salgo sul palco per le ultime foto. Correndo per fare prima possibile quasi mi scontro con Nikki Sixx che sta passeggiando con la sua fidanzata. Arrivo sul palco proprio all’inizio del pezzo finale, Fly Angel, che termina la breve ma intensa apparizione degli Overtures al Gods of Metal. Con un boato finale il pubblico presente li saluta, ma non c’è nemmeno il tempo di godersi il momento, che già i roadie accorrono per smontare il tutto è preparare il palco alla prossima band.

Ci dirigiamo verso il camerino per festeggiare con una bottiglia di champagne portato per l’occasione. Ancora con l’adrenalina a mille ognuno racconta la sua esperienza e le proprie sensazioni, così dopo qualche birra arriva l’ora di pranzo. Torniamo alla tenda del catering ed ecco… ci sono i Megadeth che stanno pranzando al tavolo vicino al nostro (con Mustaine ancora nel suo bel cappotto invernale) e alcuni membri dei Sixx A.M. nikki sixxa quello affianco. Mi metto in attesa per il cibo e indovinate chi c’è davanti a me a fare la fila? Nikki Sixx in persona in attesa come tutti noi comuni mortali…che situazione particolare fare la fila dietro una persona che ha fatto la storia della musica. Il tempo passa velocissimo, tra un concerto, qualche birra e quattro chiacchiere, vediamo sfilare pezzi di storia della Musica davanti ai nostri occhi. Torniamo per un attimo nei camerini e davanti alla porta d’ingresso troviamo i Gamma Ray nelle persone di Kai Hansen e Henjo Richter, che si stanno fumando una sigaretta dopo il concerto. Li salutiamo, facciamo le foto di rito e credeteci o no, siamo rimasti a chiacchierare con loro per più di un’ora, parlando del festival e della loro musica. Kai Hansen incuriosito dalla musica degli Overtures, ha voluto un Cd per ascoltarlo.
Dopo un po’ si è aggiunto al gruppo anche il nuovo cantante della band tedesca Frank Beck, che ci raccontato del suo ingresso nei Gamma Ray, successo quasi per caso grazie ad una bronchite di Kai Hansen. Nel frattempo vedo la bellissima Lzzy Hale che passeggia per l’area backstage. Ovviamente non posso perdere l’occasione di salutarla e scambiare qualche chiacchiera con lei. Lzzy si rivela una ragazza dolcissima e nella foto che abbiamo fatto prima di salutarci si aggiunge il chitarrista Joe Hottinger, rivelatosi anche lui molto disponibile.

Il tempo passa veloce scendono dal palco i Megadeth (almeno per il concerto Mustaine si è tolto il giubbotto) e si preparano a salire i Korn. Già da un po’ è palpabile nell’aria una maggiore agitazione tra la security nel backstage. Stanno per arrivare i headliner del festival. A differenza delle altre band loro sono gli unici che hanno i camerini in un compound separato. A skorncaglioni arrivano i Rammstein in furgoni Mercedes neri con i vetri oscurati che li portano fino davanti all’ingresso dei loro camerini. Me ne vado verso il palco per fotografare il concerto dei Korn. Anche se non sono proprio il mio genere, ammetto che dal vivo  mi sono abbastanza piaciuti. Tornando verso il retropalco quasi mi prende un colpo vedendo Till Lindemann, il mitico cantante dei Rammstein. Lo saluto da lontano e mi ricambia il saluto. Incredibile, sono a pochi passi da uno dei più carismatici e importanti cantanti dell’ultimo decennio. Gli chiedo se è disponibile per una foto e lui, senza un minimo cambio di espressione, mi risponde “Si certamente”. Non riesco a descrivere le emozioni che ho provato in quel momento. Ci salutiamo di nuovo e me ne vado per la mia strada. Ormai manca pochissimo all’inizio del loro concerto e vado tra il pubblico per cercare di trovare un buon posto da cui godermelo. Un concerto dei Rammstein è una esperienza esaltante. La scenografia, la teatralità della band e non per ultime le fiamme ed esplosioni fanno da contorno alla loro musica martellante. Un concerto fantastico, con una chicca iniziale. La band ci ha fatto ascoltare per la prima volta un nuovo pezzo intitolato Ramm4, che sarà presente nel loro prossimo album. Fidatevi, se tutte le canzoni del nuovo disco seguiranno la scia di Ramm4, ci troveremo davanti ad un nuovo capolavoro dei Tedeschi.

Ormai siamo alla fine della giornata, i Rammstein finiscono il loro concerto senza suonare Ohne Dich, forse una delle canzoni più attese. Onestamente non capisco il perché. Ho letto in giro tutte le teorie possibili, polemiche e quant’altro, ma ciò non toglie che questo Gods of Metal (anche se un po’ troppo poco Metal) è stato organizzato in un luogo ideale, senza il solito asfalto delle edizioni precedenti (e anche qui le polemiche in giro non mancano comunque), con la possibilità di Meet&Greet, buoni stand con cibo e birra. Un plauso agli organizzatori, al pubblico e a tutte le band che hanno suonato. Un ringraziamento particolare va agli Overtures, che mi hanno dato la possibilità di seguirli in questa avventura.

 

QUI potete trovare il reportage fotografico della giornata al Gods of Metal con gli Overtures, insieme alla nostra PHOTOGALLERY sulle altre band del Gods of Metal 

 

Galleria Fotografica a cura di MANUEL DEMORI

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