KALLOUSED – Damn You Believer

by Alessandro Coos

Direttamente dall’Inghilterra giunge a noi una chicca post-sludge, scovata dalla sempre attivissima Third I Rex, label inglese che si dimostra ancora una volta molto abile nello scoprire e lanciare band di talento.
Gli inglese Kalloused sono un gruppo formato da musicisti conosciuti nell’underground inglese che si presentano al pubblico con un EP di sei brani dalla durata media di tre minuti, carico di groove emotivo.
Il genere in cui il gruppo si muove spazia dalla rabbia del post-core alla fanghiglia opprimente dello sludge, creando canzoni dallo spessore artistico elevato che colpiscono per arrangiamenti e varietà.
Immancabili sono i riferimenti al black metal, che emergono nell’utilizzo di atmosfere oscure e cariche di zolfo che aumentano il senso di malessere e sofferenza.
Le varie anime del gruppo convivono in maniera equilibrata su questo esordio che risulta piacevole e coinvolgente e in cui la band dimostra di saper rielaborare i dettami del genere plasmandoli con personalità.
Ad aprire le danze troviamo la melodica e dalle tinte nere Pt. 1, strutturata attorno ad un crescendo di emozioni sottolineate dall’alternanza di voce sussurrata e scream che esplodono nella parte finale, fungendo da preludio al brano successivo.
La seguente Pt. 2 innalza un muro spesso di chitarre sludge pesanti e possenti che colpiscono dure nello stomaco con il loro flavor mefitico e i ritmi blandi, abbandonando in parte le melodie vicine al mondo dei Neurosis.
Pt. 3 è un brano dinamico dalle atmosfere oscure, che si chiude con un crescendo emotivo tra melodie sofferte, urla brutali e pesanti stacchi doom.
Pt. 4 è un brano dalle forti tinte post, che punta molto sul lato emozionale attraverso un’alternanza di chitarre pulite e massicce chitarre distorte doom.
Pt. 5 è un brano molto disturbante nel suo andamento sinuoso che sfocia in una folle cavalcata centrale postcore che funge da preludio al lento e brutale finale.
A conclusione di un disco stupendo troviamo l’ottima Pt. 6, brano violento e dai ritmi dilatati ma serrati in cui a farla da padrone è la rabbia.
Il senso di sconforto che permea tutto il disco è descritto ottimamente dalla copertina in chiaroscuro, dove troviamo una vallata desolata.
Damn You Believer è un disco possente e catartico, che colpisce duro ma al contempo sa emozionare, carico di rabbia sfogata attraverso muri sonori spessi come montagne che ripartono dove gli Iron Monkey avevano lasciato, ammantando il tutto con melodie deviate e profonde figlie del post-core moderno.
Sicuramente una delle uscite più interessanti del 2016.
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