OVERTURES – Artifacts

by Manuel Demori

Ragazzi che bomba! Appena ho sentito la prima song di Artifacts, il nuovissimo album della band goriziana Overtures in uscita il 27 maggio per la Sleaszy Rider Records, sono rimasto letteralmente a bocca aperta…ma forse e meglio se partiamo dall’inizio:

Gli Overtures, nascono nel 2003 e nel 2007 esce il loro primo EP Beyond The Waterfall. Negli anni successivi sono seguiti tre full length, di cui l’ultimo è proprio Artifacts. Lo stile power dei primi album si è spostato verso un prog metal molto maturo e di grande impatto. La cura su ogni particolare dell’album è ai massimi livelli. La copertina è stata disegnata da Franziskus Pflegarth, artista tedesco molto apprezzato in tutto il mondo, mentre il mastering dell’album è stato eseguito presso i Gate Studios in Germania, famosi per essere utilizzati da artisti come Avantasia, Edguy ed Epica, solo per nominarne alcuni e il risultato si vede…anzi si sente. I suoni, l’equalizzazione, tutto è praticamente perfetto.

Artifacts è composto da 10 pezzi più una bonus track finale intitolata Savior. Repentance apre le danze e già nella prima strofa si sente l’anima prog dell’album, passando al ritornello di un melodico e orecchiabile che ha dell’incredibile. Già dopo il primo ascolto, la melodia difficilmente riuscirà a lasciare il vostro cervello. Altro pezzo che mi ha piacevolmente stupito è Gold, tendente molto più sul classico Hard Rock ma con un sound molto moderno perfettamente in stile col resto dell’album, rendendo il tutto molto omogeneo. Continuando l’ascolto arriviamo a Unshared Worlds, altra canzone di spicco di questo Artifacts, da cui è stato anche tratto il primo video, che potete vedere cliccando su questo link. Degna di nota anche l’ultima song dell’album Angry Animals, veramente cattiva e potente. E’ qui che il cantante Michele Guaitoli alza il tiro con acuti che farebbero impallidire il giovane Michael Kiske dei primi anni ottanta.

E’ arrivato il momento di tirare le somme su questo nuovo lavoro degli Overtures intitolato Artifacts. Si lo so, ho già anticipato il mio giudizio nella prima fase, ma quando mi sono seduto al computer per iniziare a scrivere ed ho messo le cuffie per sentirlo, il mio primo pensiero e stato proprio “Ragazzi che bomba”. Consiglio vivamente a tutti di ascoltare e di procurarsi questo album non appena uscirà. Sono certo che ne resterete pienamente soddisfatti, anche se il Power/Prog non è proprio il vostro genere. Per concludere, se dovessi spiegare in poche righe cos’è Artifacts? Immaginate la pazzia di Devin Townsend che incontra la tecnica di Michael Romeo e la fantasia di Tobias Sammet, il tutto condito da un mastering senza sbavature e una tecnica musicale d’eccezione e mai banale… ecco: questo è Artifacts!

 

LINE UP:

Michele Guaitoli – Voce
Marco Falanga – Chitarra
Luka Klanjscek – Basso
Andrea Cum – Batteria

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