ANTICLOCKWISE – “vecchia scuola”

by Alessandro Schumperlin

 

Abbiamo incontrato tutti gli Anticlockwise alcuni giorni fa per poter discorrere di loro e delle loro prodezze musicali, di fatto l’intervista è stata quasi più una scusa per poter saggiare con mano la genuinità degli artisti che passano per Metalpit.it . Il risultato?!
Beh… direi un mix tra il delirio, la chiaccherata tra amici e incredibili perle di saggezza. A voi la lettura:

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Prima domanda:  Tutto bene?

Claudio, Pietro “Pacio”, Michele, Daniele “Bubu” :Bene, bene si bello.

Un minimo di storia della band per i lettori di Metalpit  che potrebbero non conoscervi:

Claudio: Chi è lo storico? chio fa lo storico qua? TE!
Pietro: Gli  Anticlockwise nascono nel 2004, una vita fa, tra me, Michele e Bubu, con la voglia di fare metal senza porci troppo limiti; avevamo un’altro cantante che è durato poco, poi Michele ha per fortuna portato Claudio ed abbiamo iniziato a fare i primi pezzi. Siamo un po’ lenti (risatina generale N.d.A.) abbiamo fatto il primo disco nel 2013. Meglio: un demo poi il disco “Carry the fire” ed ora stiamo finendo di registrare il secondo disco.
Michele: Diciamo che abbiamo avuto un periodo embrionale piuttosto lungo, poi…
Pietro: …Ci siamo svegliati…
Michele:In cui abbiamo avuto diverse situazioni… e con l’ingresso di Caludio ci siamo messi sotto con un certo ritmo e con una certo vigore per terminare i lavori.

Ecco appunto, ne avete parlato prima e l’ho potuto notare dalla vostra pagina: state registrando nuovo materiale, mi potreste accennare qualche cosa in merito oppure è ancora tutto top secret?

Pietro: No…
Claudio: Top secret… non tanto! hehehe.
Pietro e Claudio: Perché tanto li suoniamo già . Cinque pezzi del nuovo album li facciamo già live.
Claudio: Fondamentalmente li suoniamo, poi non abbiamo tattica. Se ci piace il pezzo lo suoniamo live, perché ci fa godere.
Bubu: Perché non ci stiamo più dentro.
Michele: Musicalmente c’è parecchio da dire in merito al disco nuovo…
Pietro: Rispetto al precedente lavoro è un pochino più diretto, con sempre influenze Nevermore e suoni americani. Rispetto al passato abbiamo comunque dato più spazio alla voce e a suoni più ariosi.
Michele: La ricerca melodica è stata più particolare rispetto a prima.

Vi difinireste più dei progster con influenze thrash o thrasher con influenze prog?

Tutti: Hahahahahahahahahahaha! Nessuna dei due!
Pietro: Allora… facciamo così: più Thrash con influenze prog.
Claudio: tra i nomi dei generi c’è troppo in mezzo, ci sono pezzi che abbiamo fatto e che suniamo tanto differenti tra di loro, quindi non è immediato definirci.
Michele: abbiamo inserito anche del rock non solo del metal, quindi concordo anche io che non è immediato definire cosa facciamo in modo secco.
Claudio: in complessivo, l’unica regola che ci siamo dati è: suonare quello che ci va di suonare, quindi l’onestà è la cosa primaria indipendentemente dai generi

So che è difficile, ma secondo voi cosa potrà ascoltare il lettore medio seguendo gli anticlockwise?
Tutti: Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!
Claudio: Bella domanda
Michele: Diciamo che prima di tutto deve essere un appassionato di musica, dato che ogniuno di noi mette le sue influenze, più ispirazioni quindi trovi thrash, trovi death, trovi musica estrema, trovi rock trovi anche materiale fuori dal rock. Diciamo che deve essere uno che sa apprezzare la musica a 360 gradi, che sappia apprezzare la melodia, la ricercatezza delle ritmiche e la ricerca di una certa dose di violenza.
Claudio: Per dirla chiara e netta, nell’ultimo disco, che è quello che stiamo vivendo di più è quello più melodico…
Bubu e Claudio: Non ce lo aspettavamo.
Claudio: Ci siamo detti:”ma… è un po’ morbido…” Eppure ci è piaciuto così, poi sentirai dal vivo ci sono alcuni metal anthems che vengono apprezzati.
Pietro: Se nel nuovo lavoro ci saranno più o meno pezzi così, non te lo saprei dire. Alla fine non abbiamo fatto certe canzoni perché “la gente ascolta quello” ma solo quello che l’istinto e l’ispirazione ci hanno detto.
Riusciresti in tre parole a descrivere cosa è per te la musica degli anticlockwise?

Pietro: Allora…
Claudio: Istinto
Pietro: Sincera
Michele: Io direi Potente
Pietro: mah… più Profonda

Normalmente come avviene la “magia” compositiva negli Anticlockwise?

Pietro: Di solito porto delle idee oppure delle strutture già che ho in testa. Poi si entra in sala prove, inizio a suonare e Bubu fa con la batteria quello che ho in testa senza dover dir nulla, stessa cosa fa Michele e Claudio non so come fa e butta giu il testo e tutto avviene.
Poi sai noi siamo amici da tantissimo: io e Bubu da quindici anni, Michele e Claudio da 15 e io e Michele siamo vicini di casa e quindi… Poi sai abbiamo solo da combattere la nostra pigrizia.
Claudio: Noi, di fatto, siamo da “vecchia scuola”; siamo una band che fa tutto in sala prove, non c’è computer o cose del genere “dai faccio così e ti giro il file”.
Michele: siamo alla vecchia, tutto in sala prova, si studia la struttura in sala, si modifica e si riprova. Tutto per far diventare quella canzone una canzone degli Anticlockwise

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Secondo voi che senso ha il termone “post” in un genere vivo e vegeto? Mi spiego meglio spesso, ed a volte è colpa anche del redattore (facciamocela un minimo di autocritica), che definisce un genere post qualcosa PER ESEMPIO il post prog, il post black e così via… MA secondo voi ha senso, ha una logica? può funzionare per gli Anticlockwise? Oppure è il solito onanismo mentale?

Pietro: Può funzionare solo per evitare di sembrare di non ricopiare quello che c’è stato prima…
Michele: … O per riciclare qualcosa che c’era prima…
Claudio: There is no post. C’è stata una cosa poi un’altra, un’altra ed un’altra… Si parla di evoluzione, ma sempre metal è.

Parlando di live puoi già farci sapere quali saranno le date italiane del vostro eventuale tour?

Pietro: Ma… stiamo finendo di registrare il disco. Comunque ci sono delle possibilità con l’estate, di sicuro qualche cosina salterà fuori; mi raccomando tenete d’occhio la nostra pagina Facebook per  le novità.

Domanda tecnica, soffrite anche voi, come molte band, della carenza di eventi live oppure riuscite a smarcarvi ?

Pietro: Non è facile, la situazione italiana è molto difficile. Ma va ammesso che nell’ultimo anno grazie all’agenzia che ci ha aiutato ed ora pian pianino stanno cominciando a cercarci dato che ci hanno visto suonare in giro. E il risultato è che sta cominciando ad esserci interesse al nome Anticlockwise

Progetti per il futuro? Disco escluso

Pietro: diciamo che ci stiamo già mettendo sotto alla scrittura del nuovo disco.
Michele: Stavo per dirlo io.

Prima di lasciarci, vorrei ringraziarvi a nome di tutto lo staff di Metalpit.it  darvi spazio per dire quello che volete?

Pietro: Andate a vedere i concerti che senza non è vita. Ogni band va vista almeno una volta.
Bubu: Grazie
Michele: Grazie
Claudio: Grazie

 

Tutte le foto di proprietà della band e scattate da Silvia Belloni

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