HOUR OF PENANCE – La chiave per il successo è provare tanto e scrivere buona musica

by Tancredi Cassina

In odore di nuovo album e relativo tour italiano, abbiamo fatto qualche parola con i valorosi Hour Of Penance. A risponderci è il gigantesco Marco Mastrobuono, il bassista della formazione. Bando alle ciance, a voi:

Ciao Ragazzi, benvenuti su Metalpit.it. Sono molto orgoglioso di potervi ospitare sulle nostre pagine, per due motivi: perché amo dar spazio alle band italiane e perché amo profondamente il genere e il modo in cui lo interpretate.

Finalmente una band cattiva veramente. Com’è a tutto tondo suonare e scrivere musica estrema? Pro e contro? Il Pubblico riesce ad essere eterogeneo?
Marco: Scriviamo musica estrema da sempre quindi forse non saprei dirti con esattezza quali siano le particolarità. Sicuramente è appagante e ti permette di fare sempre quello che vuoi, che poi credo sia quello che dovrebbe sempre fare un musicista o un artista in generale.

Avete girato molto al seguito di band come i Behemoth. Come è andata nell’estremo oriente? Come sono nel quotidiano personaggi simili? Qualche aneddoto?
Marco: La risposta del pubblico in oriente è stata ottima. Li esiste ancora la vera “fame di musica” e vedi sempre concerti metal esplodere di gente.
Hanno un occhio sempre di riguardo alla musica italiana e anche altre band hanno avuto una grande risposta, vedi per esempio i Devangelic o i Fleshgod Apocalypse. Purtroppo le loro disponibilità economiche sono molto basse, ma a livello umano credo che difficilmente sia possibile trovare un pubblico migliore.
Coi Behemoth è stata una grande esperienza, sono persone incredibilmente alla mano e più vengono trattati come normali musicisti e più si trovano a suo agio. Nergal è veramente un genio, a Singapore ci siamo anche sfidati per mangiare il Durian (andate a cercarlo non ve ne pentirete) senza vomitare. Ovviamente ho vinto io [ride]

Rimaniamo un attimo sul discorso live, avete qualcosa in programma per la stagione invernale?
Marco: il 27 gennaio uscirà il disco e abbiamo diversi festival europei prefissati, Norvegia, Danimarca, Inghilterra… ho scoperto anche da poco che al Blastfest in Norvegia suoneremo lo stesso giorno dei Katatonia e non vedo l’ora di vedere live l’ultimo disco. E non dimentichiamo il release party a Roma il 3 Marzo. Altre cose stanno per essere confermate e metteremo tutto online appena possibile.

Secondo voi qual’è la chiave per una buona resa live? Quale può essere un consiglio da dare alle band emergenti che vogliono fare un salto di qualità?
Marco: Provate. Provate tantissimo e scrivete bella musica. Senza queste due cose non sarà possibile nulla.

Secondo voi cosa penalizza le band italiane rispetto quelle provenienti dal resto d’Europa? Assunto che musicalmente parlando non abbiano nulla da invidiare a queste ultime.
Marco: Ma in realtà io credo ormai nulla… ormai molte band italiane hanno ampiamente dimostrato di essere tranquillamente alla pari con grandi nomi stranieri, quindi non credo esista più questo “mostro” della band estera. Semplicemente molte band dovrebbero anche capire che se non riescono a uscire è anche perché magari la loro proposta in quel momento non è abbastanza valida e non colpa della band estera “che ci ruba il lavoro”. E’ un discorso che si allaccia alla risposta di prima: se non scrivi bella musica ai tuoi live non verrà mai nessuno, sia che tu sia italiano o di qualsiasi altra parte del mondo.

Quali sono i vostri progetti per il futuro come band? Volete svelarci qualcosa?
Marco: Dopo questi festival continueremo la promozione del disco fino alla fine dell’anno, stiamo organizzando anche le riprese del primo video.

Avete altri progetti al di fuori degli HOP?
Marco: Direi parecchi! Davide, il nostro batterista suona anche con diverse altre band, come Antropofagus, Beheaded e Xenomorphic Contamination, oltre a suonare come studio session per diversi altri progetti. Io oltre a suonare la chitarra nei Buffalo Grillz vivo praticamente blindato nel mio studio di registrazione a lavorare ogni giorno. Io e Giulio inoltre stiamo lavorando a un nuovo progetto death metal e stiamo scrivendo i pezzi in questo periodo.

Io credo di aver terminato con le curiosità, vi faccio un enorme in bocca al lupo e vi lascio totale libertà, volete dire qualcosa ai nostri lettori?
Marco: Grazie e crepi il lupo, speriamo di vedervi ai nostri live! a presto!

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