RHAPSODY REUNION – La fortuna dei Rhapsody? Una voce orchestrale che si sposa con l’epicità della musica

by Dario De Marco

Prima dello show di Rhapsody Reunion, Epica e Labyrinth abbiamo avuto l’occasione di farci una chiacchierata con il frontman storico dei Rhapsody, Fabio Lione! Buona lettura!


Ciao Fabio, come stai? È sempre bello rivedersi!
Bene grazie, anche per me è un piacere!

Puoi parlarci del progetto “Rhapsody Reunion”? Come è nato e come si è evoluto?
È abbastanza semplice, tutto è nato come una ricorrenza, ovvero voler celebrare i venti anni della band, ma dovevamo inizialmente capire se io e Luca volessimo celebrare insieme i 20 anni, se fermarsi momentaneamente e riunirsi poi, finchè abbiamo ricevuto tantissime proposte e qualcosa andava fatto. Quindi abbiamo messo in piedi questo progetto. Ne parlavamo appunto da febbraio 2016, e siamo molto contenti perché abbiamo la formazione quasi completa con il batterista storico: la persona da chiamare era sicuramente lui dato che suona con noi da sedici anni mentre Daniele, il batterista originale e nostro carissimo amico, fa l’ingegnere navale in Florida e non suona la batteria da molto tempo. Patrice e Dominique sono invece i nostri bassista e secondo chitarrista che hanno suonato i pezzi dei Rhapsody per gran parte del tempo e naturalmente io e Luca, che è il compositore principale.

Per quanto riguarda la questione con Alessandro Straropoli, avevate pensato di includere anche lui nella formazione?
Chiaramente sì. Lui è un altro membro storico abbastanza importante. Chiaramente la questione con lui non è dipesa da nessuno, sono scelte personali sue. A lui è stata fatta sei volte la proposta e ne parlavamo insieme fin da febbraio 2016: inizialmente sembrava fosse dentro, poi successivamente rifiutava e ci ripensava diverse volte ma alla fine ha preferito non prender parte. Tutti noi siamo con la coscienza a posto e, anche se è brutto a dirsi, i fan stanno rispondendo benissimo!

Ecco, allora parliamo dei risultati che avete ottenuto dal vostro primo tour in Sud America? siete soddisfatti?
Il nostro tour in Sud America è stato quasi completamente sold out ovunque, per la precisione 13 show con 9 di questi esauriti! Penso dunque che i fatti siano chiari!

Per quanto riguarda la scelta dei pezzi in scaletta negli show, come mai avete deciso di proporre per intero “Symphony of Enchanted Land” e non “Legendary Tales”?
Il nostro tour non è stato fatto per celebrare il primo album, ma la storia dei 20 anni di formazione della band e “Symphony” è il nostro album più rappresentativo, quello che ha venduto di più, l’album che ha consacrato la band ed è appunto il secondo.

Le storie fantasy raccontate nei vari album sono tutte collegate e molto belle, avete mai pensato di promuovere un film fantasy basato su queste storie?
Certamente! Ci abbiamo pensato diverse volte: una volta abbiamo ricevuto anche un’offerta per un videogame per PlayStation 2 che avesse la nostra musica di presentazione. Il problema, sai, è che quando ci sono contratti, impresari, manager che non capiscono bene il valore della cosa, non va a termine. Sicuramente abbiamo pensato a tante idee: il sogno di Luca e anche di Alex è stato sempre quello di lavorare anche nel cinema! Abbiamo sempre avuto la passione per film e musica epica e io anche per i videogames! Quindi sicuramente ci abbiamo pensato!

Quali sono i tuoi testi preferiti dei Rhapsody?
Tra così tanti brani è difficile scegliere, ma sicuramente ti posso parlare di “Lamento Eroico”, in quanto fu il nostro primo brano da gruppo metal inciso in lingua madre e anche perché ha una vena operistica e lirica, non il solito approccio vocale Power. Poi sicuramente il brano che abbiamo inciso con Christopher Lee, “The Magic of The Wizard Dream”, che è a mio avviso una canzone bellissima con un ritornello pazzesco ed epico e solo a parlarne salgono i brividi. È sicuramente il pezzo chiave che piace a me e a tanti fan! Abbiamo tanti brani molto particolari e azzeccati. Quello che mi piace dei Rhapsody è che è un gruppo catalogato come Power, Epic, Symphonic ma che in realtà ha diversi brani che spaziano moltissimo, da brani alla Branduardi, ritornelli epici o pezzi più aggressivi. Abbiamo sempre cercato di spaziare molto.

Nella vostra discografia ci sono diversi brani con arrangiamenti orchestrali, come mai non avete mai portato l’orchestra live?
Abbiamo usato in studio un’orchestra intera per “Symphony of Enchanted Land Part 2” ma mai live, perché non è semplice: bisogna avere il posto giusto, il palco giusto e una certa disponibilità monetaria. Il tour non è ancora finito, magari potrebbe essere un’idea che si può portare a termine per l’occasione di uno show. Possiamo parlarne!

Anche se è un tour di addio, se vi facessero una proposta di fare altri progetti diversi dalla reunion ma con Luca, Alex e gli altri, accetteresti?
È una bella domanda… guarda, noi teniamo a questa cosa dato che il tour sta andando molto bene, penso che sicuramente ci faranno la proposta. Problemi non ce ne sono, noi siamo molto amici, ci divertiamo sul palco e potrebbe essere anche l’occasione di iniziare una nuova avventura con un nuovo progetto, perché no?

Parlando di cantanti, cosa pensi degli altri due grandi vocalist del calibro di Simone Simons e Roberto Tiranti, in forze altre due band che suoneranno questa sera?
Simone è una cantante molto brava, una ragazza molto bella, con cui ho già condiviso parecchi show: io ho cantato nei Kamelot e il 60% degli show con i Kamelot li ho fatti con lei, quindi la conosco molto bene: è un’amica e sono contento di vedere che negli ultimi anni la sua carriera è cresciuta. Per quanto riguarda i Labyrinth saprai già che è stata la mia prima band, dove nel primo album ho scritto quasi tutti i testi e le melodie vocali e per me è come rivedere dei vecchi amici, anche se con Olaf abbiamo fatto tanti dischi insieme con i Vision Divine e Roberto è un grande amico e ottimo cantante che ha preso le redini di un progetto che era partito con me. Roberto, oltre ad essere un cantante molto bravo, a differenza di altri molto bravi che ho conosciuto, è forse l’unico che ha uno stile parecchio particolare e personale: lo riconosci subito! Io ho una predilezione per Roberto, e quando ti sostituisce una persona scherzosa, simpatica, preparata e brava in quello che era un tuo primo progetto da ragazzino non posso che essere felice! Per me è come ritrovare vecchi amici. Nella scena Metal in Italia ci sono cantanti molto bravi e preparati, ma tanti non hanno creato uno stile così personale, mentre Roberto negli anni si è scavato un suo stile preciso, delicato e che si sposa alla perfezione con quella strada progressive intrapresa dai Labyrinth: non ce ne sono molti che cantano come lui. Penso che io e Roberto siamo due cantanti abbastanza storici con uno stile riconoscibile.

Quanto pensi sia importante la voce per un gruppo come i Rhapsody?                                                               La fortuna dei Rhapsody secondo me è stata quella di avere avuto un grandissimo compositore e un cantante con uno stile operistico con molto vibrato e che a mio avviso si sposa molto bene con la musica epica. Ad esempio pensa ad Eric Adams, che ha secondo me quella caratteristica epica che sta bene in una band come i Manowar. Se viene a mancare questa caratteristica la cosa non funziona: sarebbe come mettere Steven Tyler degli Aerosmith negli Iron Maiden, avrebbe poco senso. Nei Rhapsody abbiamo avuto la fortuna di incontrarci perchè questa mia vena epica si sposa bene con la musica.

Ci puoi parlare dei progetti che hai per il futuro con le altre tue band?
Prima di iniziare questo tour ho accettato un progetto con Simone Mularoni dei DGM, facendo un disco con Alessandro Conti: Simone mi aveva proposto di fare un disco con un altro cantante e io ho pensato che il frontman dei Luca Turilli’s Rhapsody fosse la persona giusta da coinvolgere. “Wow, idea grandiosa!” hanno detto tutti, e così io e Ale abbiamo registrato questo disco, non alla Rhapsody, ma Metal/Prog che potrebbe richiamare più Helloween, Kamelot o Symphony X: è molto bello, vario con molte canzoni melodiche dove le due voci si sposano bene. Il disco è già stato registrato e mixato dallo stesso Simone, uscirà il prossimo anno. Sono inoltre stato in tour con gli Angra, e il successo di “Secret Garden” è stato molto buono per gli Angra in chiave moderna. Con i Vision Divine stiamo pensando di comporre altre canzoni, ma al momento Olaf è impegnato a promuovere il nuovo album con i Labyrinth e supportarlo con date live mentre il mio tour con Luca durerà ancora un pò. Non posso che essere contento!

Per il momento è tutto e ti ringrazio della chiacchierata!
Grazie a te e allo staff di Metalpit.it, ci vediamo allo show!

 

Donation for Author

Buy author a coffee

You may also like

Utilizziamo i cookie per personalizzare contenuti ed annunci, per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. Condividiamo inoltre informazioni sul modo in cui utilizza il nostro sito con i nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni che ha fornito loro o che hanno raccolto dal suo utilizzo dei loro servizi Accetta Continua a Leggere