THE BURNING DOGMA – senza via di scampo all’interno di una tempesta

by Alessandro Schumperlin

Dalla profonda Bologna (e dico profonda perché loro la stanno facendo sprofondare in un girone dantesco) eccovi altro giro, altra corsa ed altro regalo. I The Burning Dogma hanno lasciato i loro strumenti (di tortura e sonori) da parte per poterci rispondere; buona lettura.

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Prima domanda, quasi di rito, piccola presentazione di The Burning Dogma nel caso ci siano nostri lettori che non vi conoscono:

Maurizio(Lead) : Ciao e grazie mille per l’opportunità di far conoscere i The Burning Dogma presso i vostri lettori.
I Dogma nascono a Bologna da un’idea mia e di Diego (l’altro chitarrista) nel 2008 con l’intento di proporre un death metal quanto più personale possibile, idea poi sviluppatasi negli anni aggiungendo elementi più prettamente dark wave ed electro ’80. Nel 2012 abbiamo dato alle stampe l’Ep “Cold Shade Burning”, ben accolto dalla critica, abbiamo fatto circa una 40 di live in giro per l’Italia e dopo svariati cambi di line up siamo arrivati alla registrazione del nostro primo Lp “No Shores of Hope” nell’estate scorsa. La pubblicazione dell’album è avvenuta il 12 Febbraio scorso sotto la Sliptrick Records.

Seconda domanda: cosa è per voi “No shores for hopes”?

Andrea (Vocals): Un punto di partenza…e un punto di arrivo in un certo senso. Punto di partenza perché ci permette di far sentire il nostro sound in maniera completa e di arrivo poiché per realizzarlo ci sono voluti quasi 2 anni, due anni molto intensi e duri. Personalmente ne sono davvero orgoglioso!!
Dal punto di vista tematico, “No Shores of Hope” indica quel momento che molti vivono in cui si sentono braccati, senza via di scampo all’interno di una tempesta dove non si vedono all’orizzonte approdi speranzosi. Credo sia una situazione applicabile ad ognuno di noi.

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Terza domanda: dopo le vicissitudini della line up, quali sono i propositi per il futuro dei The Burning Dogma con la nuova formazione?

Antero (Drums):Sicuramente promuovere al meglio il nuovo lavoro, fare concerti di qualità e cercare di replicare quanto più fedelmente possibile quanto presente sul disco.

Altra domanda: come nasce una vostra canzone?

Diego (Rhythm) : Dal punto di vista prettamente tecnico, Maurizio ne scrive l’ossatura portandola ad un livello di dettaglio tale da permettere and Antero, il nostro batterista, di creare una prima base ritmica. Questo viene fatto a casa, solo dopo quest’ultimo processo il pezzo viene elaborato nella sua interezza da tutta la band in sala prove, dove generalmente può essere anche stravolto fino ad arrivare alla soddisfazione generale.

Come definireste la musica dei The burning Dogma in 3 parole?

Simone (Bass): Anomala con gusto.

Cosa è cambiato da Cold shade burning, compositivamente parlando?

Maurizio: Beh, innanzitutto abbiamo rivoluzionato la sezione ritmica e questo ci ha permesso di allargare il nostro ventaglio di possibilità ed esperienza. Antero e Simone sono davvero l’anima pulsante della band, permettendoci di rendere i nuovi brani più complessi ed articolati. In più adesso il background musicale personale dei componenti della band si è maggiormente amalgamato anche in direzioni davvero impreviste così da permettere una più facile integrazione delle componenti dark wave ed electro goth all’interno di strutture prettamente death metal.

Cosa si deve aspettare un ascoltatore che non vi conosce mettendo un vostro cd nel lettore?

Giovanni (Keys) Monicker e logo fanno sicuramente presagire una buona dose di violenza sonora, ma siamo sicuri che un ascoltatore attento avrà pane per i suoi denti nello scavare strato dopo strato le particolarità del nostro sound.

Parlando di live è più semplice trovare date live all’estero (se ne avete trovate) ?

Giovanni: Credo che in generale non sia particolarmente difficile ne l’uno ne l’altro. Fortunatamente ci sono ancora tanti appassionati di metal in giro!!

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Che progetti avete per il futuro?

Simone: A breve registreremo il video dal primo singolo estratto dal nuovo album, cioè il brano Skies of Grey con la partecipazione di Debora Ceneri dei Revenience come guest vocal femminile. Poi il 9 Aprile saremo all’Alchemica Music Club di Bologna dove effettueremo il nostro release party con tante tante sorprese per tutti coloro che ci verranno a vedere. Nel lungo termine sicuramente cercheremo di portare No Shores of Hope in giro per l’Italia e possibilmente anche in Europa.

Siamo in dirittura d’arrivo e noi di Metalpit.it vi ringraziamo per il tempo dedicatoci, ora avete spazio libero potete dire quello che volete.

Grazie a voi per la bella intervista!! Ai vostri di MetalPit: date un ascolto al nostro nuovo album su Spotify, iTunes o Deezer e se vorrete acquistate una copia fisica presso il nostro store on line presente sulla nostra pagina facebook!! Non ve ne pentirete!!!!!!

 

Foto di gentile concessione dei The Burning Dogma fatte da Edgarda Valgimigli foto studio e Morgana Photo foto live

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