ITALIC PAGAN FEST @ Dagda Live Club – 24-25/06/2016

by Giulia Ingianni

Oggi sono felice di commentarvi il secondo capitolo di un festival completamente made in italy quale l’Italic Pagan Fest.
Fra scioperi e ritardi  finalmente sono riucita a recarmi in quel di Borgo Priolo, precisamente al Dagda Live Club. Arrivando sono rimasta inizialmente perplessa dalla poca gente che c’era; uno spazio per i campeggi grande come un campo da calcio ‘riempito’ solo da cinque o sei tende, poche persone e ancora molto sparpagliate. Non essendo mai stata in questo luogo in provincia di Pavia, un campo sportivo adibito a locale per concerti era l’ultima cosa che mi sarei aspettata. Invece, chiacchierando poi con i proprietari ho apprezzato molto l’idea, dato che ha evitato ad un posto così spazioso di rimanere inutilizzato.
Nonostante il palco fosse comunque montato all’interno di una palestra, il suono non era affatto ridondante e bombato, anzi si è rivelata esserci una buona acustica. Il tempo di sistemare le ultime cose ed ha iniziato a suonare la band folk metal ATLAS PAIN; bei suoni e bella presenza scenica data dal loro stile ‘hollywoodiano’ (come lo definiscono loro); unica pecca è stata per me l’assenza di una tastiera sul palco: sentendola molto presente nelle loro canzoni non ho gradito che l’avessero messa in base. Ma a parte questo, hanno aperto la serata nel migliore dei modi nonostante la poca gente presente.
Dopo qualche minuto è stato il turno degli ODR, un’altra band folk metal piemontese; avevo già avuto il piacere di vedere esibirsi questo gruppo, e così come l’ultima volta non sono rimasta delusa. La presenza del flauto traverso e la travolgente presenza scenica del frontman mi hanno esaltata nonostante avessero presentato praticamente tutti titoli tratti dal loro album in uscita;
dopo quindi una scaletta movimentata e piena di novità siamo passati agli ICETHRONE, un gruppo death metal genovese che pur presentando una buona setlist e una discreta tecnica, ho trovato estremamente statico sul palco e di conseguenza un po’ anonimo; comunque il cantante ha avuto dosi di incoraggiamento per tutti, coinvolgendo al massimo il pubblico che sembra aver molto apprezzato.
Infine, l’ultima band della serata sono stati i bergamaschi VERATRUM che a parte qualche problema di volumi hanno eseguito una scaletta ottima e concluso la serata regalandoci un’ultima scarica di black metal.

Setlist dei gruppi di venerdì 24/06:

ATLAS PAIN
Intro+Each
Iron
Counter
Storm
To the moon
Annwnis

ODR
Intro
Storia di mezzanotte
Il fuoco e il solstizio
Festa delle bestie
Notte alcolica
Il campanile

ICETHRONE
Red Giant Slayer
Storm in Midgaard
Immortality Oath
Pay With Your Blood
See You In Valhalla
Beyond the 9 Worlds

VERATRUM
Un canto
Il Culto Della Pietra
Davanti Alla Verità
Ars Goetia
Atlantide
Agarthi
Babylon
Quando In Alto
Thule
Il Tempio Del Cerchio

Dopo una notte fredda ma abbastanza tranquilla, il risveglio è stato caldo e pacato. La mattinata è passata inesorabilmente lenta, composta da chiacchiere e giri nei dintorni;
Tra un’intervista e l’altra è giunto in fretta il momento degli ATAVICUS, una band abruzzese reduce dallo scioglimento di un altro gruppo affine chiamato DRAUGR. Dalla presenza scenica si capisce subito con quale brutalità si pongono questi ‘atavici’ guerrieri, che non si fanno mancare delle semi-armature e il sangue dei nemici sul volto. Purtroppo l’affluenza non è stata delle maggiori; quando è iniziata ‘Sempiterno’ la sala non era neanche lontanamente piena. Ma comunque, gli ATAVICUS non si sono persi d’animo e hanno suonato con una grinta paurosa che mi ha esaltata addirittura nella più lenta ‘La Disciplina Dell’Acciaio’, facendomela cantare a squarciagola.
Purtroppo il loro show è durato poco e tempo di qualche canzone siamo passati ai VINTERBLOT, un gruppo death metal barese che con la loro tecnica impeccabile ci hanno regalato perle quali Frostbitten e una cover splendida di Freezing Moon; inoltre, la spontaneità con il quale si sono presentati sul palco è stata apprezzabile, maglie di gruppi e vestiti comodi non hanno tolto assolutamente nulla alla loro performance coinvolgente e soddisfacente.
Dopo una polposa scaletta è arrivato il momento dei laziali VOLTUMNA; un’altra band da elogiare per la propria tecnica e presenza scenica di impatto, dato il vestiario e il tavolo da aruspice montato sul palco. A partire dall’aggressiva ‘Teofagia’ si sono rivelati travolgenti e cattivi addirittura più dello studio, ma non si sono risparmiati l’ironia:  prima di eseguire ‘Roma Delenda Est’ si sono riferiti alla capitale italiana come ‘l’origine di tutti i mali’ aggiungendo: ‘Speriamo che non ce ne vogliano gli Stormlord!’.
Quindi è giunto il momento dei GOTLAND, la terzultima band della serata che ci ha presentato un nuovo singolo intitolato ‘Traitor or Savior’, tratto dall’album che uscirà a 2017 inoltrato. Anche qui ho avuto il piacere di vedere i musicisti immedesimarsi totalmente nella propria arte e regalarci uno show ben costruito e dinamico; inoltre, ho apprezzato moltissimo la cover molto ben realizzata di ‘Spiritlord’, un omaggio molto gradito agli WINDIR.
Giunto il momento dei SELVANS, l’altra band nata dal disfacimento dei Draugr, la sala si è riempita di un’atmosfera mitica quasi palpabile; l’intro fantastica di ‘Matavitatau‘ ha contornato meravigliosamente l’ingresso dei componenti della band. Essendo i brani di questo gruppo black metal di una durata notevole,  il numero di tracce era piuttosto ridotto ma di ottima qualità; nonostante purtroppo  i volumi delle basi fossero stati regolati troppo bassi rispetto agli strumenti, la performance è stata comunque molto gradevole alla vista e all’udito (per quanto riguardava la strumentazione live), e soprattutto il pubblico ha potuto godere di un’interpretazione di una bellezza indiscutibile.
Dopo l’ultima traccia “Lupercale”, è arrivato il momento dei tanto attesi STORMLORD.
Ormai il pubblico era stato scaldato a dovere dalle band precedenti e quindi l’accoglienza a questa celebre band è stata abbastanza calorosa; non li avevo mai ascoltati al di fuori dei cd e vederli dal vivo è stata per me una sorpresa unica: suoni identici allo studio, tecnica perfetta, volumi impeccabili. La loro totale disinvoltura sul palco ha creato una certa sintonia con il pubblico, e trovo sia stato meraviglioso il momento in cui hanno, con simpatia, invitato il pubblico a partecipare a una diretta sulla loro pagina facebook durante ‘Mare Nostrum‘. E poi, inserite nella setlist c’erano capolavori come ‘Where My Spirit Shall Be’ o ‘The Curse Of Medusa’ che mi hanno lasciata a bocca aperta. In generale è stata una delle esibizioni migliori a cui io abbia mai assistito.
Nonostante questo sia stato un evento totalmente gratuito, con dieci fantastiche e disponibili band ed un’organizzazione pazzesca, è stato un peccato vedere un pubblico così scarno; partecipare all’Italic Pagan Fest è stato per me un supporto alla scena metal italiana, agli artisti che attualmente riescono ad affiancarsi a band internazionali e a chi lo farà in un futuro; sostegno a persone che sono legate così profondamente alle radici della propria terra e vogliono parlarne al mondo. Nonostante il Dagda Live Club sia effettivamente un po’ difficile da raggiungere, spero che il prossimo capitolo di questo ben pensato Fest avrà il pubblico che si merita.
Alla prossima!
Sul nostro canale youtube trovate le interviste fatte a ATAVICUS, VINTERBLOT, VOLTUMNA, GOTLAND, SELVANS E STORMLORD [in aggiornamento!] 

Le scalette dei gruppi di sabato 25/06

ATAVICUS
Sempiterno
La Disciplina Dell’Acciaio
L’estasi Del Sangue
Furore Pagano
L’Ardire Degli Avi
Superbia In Proelio

VINTERBLOT
Throne of Snakes
The Summoning
Frostbitten
Evoked by Light
Freezing Moon (Mayhem Cover)
Stone Carved Silence
Upon a Reign of Ashes

VOLTUMNA
Teofagia
Bringer of light
Prophecy of one thousand years
Lord of mayhem
Tages Born from the Earth
Black Metal (venom cover)
Arupsice
Disciplina Etrusca
Roma Delenda Est

GOTLAND
Proelium Aeternus (intro)
Courage to Die
Gloria et Morte
The Spiritlord (tribute Windir)
Tenebrae in Urbe (feat Selvans Haruspex)
Traitor or Savior (new single 2016)
Slaves Ov the Empire

SELVANS
Matavitatau
Versipellis
N.A.F.H.
Clangores Plenilunio
Lupercale

STORMLORD
Intro
Aeneas
Dance Of Hecate
Motherland
Legacy Of The Snake
Neon Karma
I Am Legend
Mare Nostrum
My Lost Empire
And The Wind..
The Curse Of Medusa
Stormlord
Where My Spirit Shall Be

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