LACUNA COIL @ Beer’Art’Rock Summer Festival – Rapallo 29/07/2016

by Federico Cerioni

In quella che per molti è una qualunque calda giornata di fine Luglio, ci attende il festival metal dell’anno della bellissima Rapallo, in provincia di Genova. Erano dieci anni che i Lacuna Coil mancavano dalla liguria e per il loro ritorno hanno scelto una location inusuale per il metal, ma organizzata in maniera pressoché impeccabile e che, ci auguriamo, possa ripetersi anche il prossimo anno. I cancelli aprono intorno alle 19 e poco dopo il festival ha ufficialmente inizio.

Si parte coi Last Night Hotel, band proprio di Rapallo, freschi vincitori del GeoMusic Festival, composti da Simona Caputo alla voce, Paolo Ghigliotti al basso, Ricky Bencio alla batteria e il duo Luca Panizzi / Marco Trabucco alle chitarre. Propongono un rock rigorosamente cantato in italiano e, nonostante alcuni problemi tecnici, hanno coinvolto il pubblico presente grazie alla qualità dei musicisti ed alla carismatica e grintosa Simona. Fumonero2
Nemmeno il tempo di riprendere fiato che lo spettacolo ricomincia con gli Stormwolf: Elena Ventura alla voce, Francesco Natale e Davide Passarelli alle chitarre, Mark Castellaro al basso e Jack Stiaccini alla batteria. Anche loro giocano in casa, essendo di Rapallo, e propongono un heavy metal in stile anni ’80/‘90 con voce femminile ma con venature fresche ed innovative. Le capacità tecniche della band sono notevolissime e ne danno un’ampia dimostrazione durante tutta la loro performance. I potenti riff e gli assoli del duo Francesco e Davide sono di pregevole fattura e lasciano deliziati i fans. Le canzoni sono coinvolgenti ma comunque ben strutturate e la bellissima Elena sembra trovarsi perfettamente a suo agio nonostante sia sta “prestata” al metal dal mondo del jazz/funk da cui proveniva prima di entrare negli Stormwolf. La band ha all’attivo l’album Swordwind e sicuramente sentiremo ancora parlare di loro.
Passiamo quindi agli Stramonia, giovane band ligure che ha esordito nel 2012 con l’EP ononimo. Federico Arata alla voce, Roberto Arata alla chitarra, Giuseppe “Guse” Lamina al basso e di nuovo l’instancabile Jack Stiaccini alla batteria. Il loro sound è un heavy metal con tinte gotich e dark, caratterizzate da una voce che alterna il pulito al growl. I pezzi proposti sono tutti nuovi rispetto a quanto sentito nell’EP ma riescono comunque a coinvolgere i fan. Il batterista Jack, che avevamo già apprezzato negli Stormwolf, conferma anche qui le ottime impressioni precedentemente avute. Grinta da vendere, carisma, bravura, ed ha appena 19 anni. Il cantante Federico si destreggia bene nel difficile compito di passare dal pulito al growl ed ha stupito per la qualità interpretativa di ogni pezzo. Tecnicamente impeccabili ed allo stesso tempo scenici anche il chitarrista Roberto e il bassista Guse. Essendo tutti giovanissimi hanno ancora ampi margini di miglioramento, ma la proposta è già decisamente valida e, sopratutto, con sonorità innovative ed accattivanti. Hanno tenuto bene il palco nonostante fossero solo in 4, hanno animato la folla, si sono divertiti e han fatto divertire.
La quarta band che ci accompagna ai tanto attesi headliner giunge nientemeno che da Roma: i Black Motel Six. Sono il primo gruppo della serata effettivamente abituata a questo genere di palcoscenici e si definiscono groove metal anche se, a mio parere, sono difficili da collocare in un genere preciso. Sono caratterizzati da un sound grezzo e duro, riff veloci e potenti ed una voce devastante, sporca e distorta ma capace di spaziare dal growl e allo scream senza troppi indugi. 40 minuti di adrenalina e cattiveria musicale.
Arriviamo quindi all’ultima band prima dei tanto agognati Lacuna Coil: i Fumonero. Sonorità che spaziano dall’hard rock all’heavy metal, testi tutti in italiano e molto profondi nel loro significato. Sono composti dal cantante e show-man Seth Borsellini, dai chitarristi Alessio Pucciano e Patrick Suffia, dal bassista Mirko Fallabrino, e dal batterista Marco Pendola, che è anche la mente e l’organizzatore di questo festival. Come detto, il cantante è stato uno show nello show, look stravagante ma sopratutto un’energia fuori dal comune capace di coinvolgere e divertire tutti i presenti. Un rock diretto, energico ed originale che merita di essere seguito live, in attesa della pubblicazione del nuovo album.

Lacuna Coil12Finalmente quando sono quasi le 23, giunge l’ora dei Lacuna Coil. Ci sono circa 2500 fan pronti a scatenarsi sulle note della storica band italiana. E’ la loro penultima data estiva del tour a supporto del nuovo album uscito quest’anno Delirium e l’eccitazione dei fan è tanta e papabile. Si presentano con i costumi bianchi da manicomio presenti anche nel video di Delirium, correlate da luci bianche blu e viola a creare l’atmosfera ed il pathos giusti. E si parte: iniziano con Nothing Stands in Our Way e spaziano, nei 16 brani eseguiti alla perefezione, per tutta la loro lunga discografia, concentrandosi sui brani più rappresentativi degli ultimi album ma spaziando anche per le vecchie glorie come Heaven’s Lie (canzone sempre emozionante) e Spellbound. C’era molta curiosità per sentire i brani nuovi, in particolare The House of Shame e Ghost in the Mist oltre a Delirium, per il sound più duro e ricco di parti in growl del sempre ottimo Andrea. Ma le attese e le premesse non sono state tradite: anche live questa nuova e apprezzata durezza è stata confermata ed il pubblico ha evidentemente gradito questa nuova verve artistica. Personalmente, mi auguro che possano continuare su questa strada perchè mi hanno piacevolmente sorpreso. Il successone Enjoy the Silence, cover dei Depeche Mode, conosciuta e cantata a squarciagola da tutti, chiude la prima parte del set. Qualche minuto di pausa per poi tornare sul palco con gli ultimi tre pezzi: Trip the Darkness, Zombies (dedicata come sempre ai fan) e ovviamente l’altro cavallo di battaglia di lunga data Our Truth, il pezzo che da sempre chiude i concerti dei Lacuna Coil. Come sempre, grande carisma e simpatia di Cristina e Marco nell’interazione col pubblico (la sua “famiglia allargata”, come Cristina definisce i fans), che rispondono altrettanto entusiasti. Un gran bello spettacolo insomma, apprezzato ancora di più dalla disponibilità sempre lodevole della band nel prestarsi a foto ed autografi.

In conclusione, un festival superiore alle più rosee aspettative. Organizzato e gestito magistralmente, e con una risposta del pubblico ottima. Tutte le band salite sul palco sono state apprezzate e hanno contribuito ottimamente a rendere memorabile quella che per molti ignari è stata una qualunque calda giornata di fine luglio.

 

A QUESTO LINK POTETE TROVARE LA GALLERIA COMPLETA A CURA DI FEDERICO CERIONI

 

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