MILADY METAL FEST @ Arci Tom, Mantova – 06/05/2017

by Dario De Marco

Il MILADY METAL FEST è il primo festival metal completamente dedicato alle voci femminili e viene ospitato per la sua prima edizione dagli accoglienti locali dell’Arci Tom di Mantova e si è rivelato un vero successone! Sotto la pioggia intensa, arriviamo nel locale e tempo di scambiare quattro chiacchiere e una birra con care vecchie conoscenze, si avvicina presto l’inizio del concerto che ha come protagoniste ben sei band con le rispettive “milady”.

Ore 18.00: fanno ingresso sul palco i padovani AFTERLIFE SYMPHONY, band Symphonic Metal guidata dalla buona voce di Anna GiustiStefano Tiso (tastiere), Eddy Talpo (chitarra), Nicolas Menarbin (basso) e Antonio Gobbato (batteria). Ammetto che era una band che non conoscevo ma, tuttavia, è riuscita a convincere bene gli spettatori presenti e lascia buone premesse per ulteriori sviluppi in futuro.

Ore 19.00: momento dei giovanissimi ragazzi modenesi dei CONSTRAINT che si presentano sul palco con look elegantissimo, camicia, sbarbati e capelli in ordine, in quanto non amano etichettarsi come “metallari”, ma persone appassionate di musica, alcuni dei quali hanno studiato al conservatorio. Quello che sfoderano sul palco però è un potente Symphonic/Alternative Metal con bellissimi e coinvolgenti intrecci tra violino, chitarra e tastiera di Davide Borghi, Matteo Bonfatti ed Enrico Bulgaro rispettivamente, l’ottimo basso di Federico Paglia che si accompagna alla batteria di Alessandro Lodesani, insieme al potente canto lirico di Beatrice Bini. Pezzi come “Breathing Infinity“, “The Birth” e “Autumn Hymn” colpiscono subito il cuore degli ascoltatori.
Ore 20.00: arrivano decisamente più spettatori per il gruppo che porta decisamente grande vitalità al concerto. Terzi in scaletta sono appunto i lucchesi KALIDIA, guidati dalla splendida Nicoletta Rosellini con il suo vibrato potente e infallbile, che questa sera mi ha davvero emozionato. Forti del successo del loro album d’esordio “Lies’s Device” e dal palco condiviso con artisti del calibro di Vision Divine, Rhapsody, DGM, Timo Tolkki e Roberto Tiranti, arrivano al Tom con tutta la loro grinta ed emotività. Le loro sonorità sono decisamente Power Metal con pezzi possenti e coinvolgenti come “Reign of Kalidia“, “Harbinger of Serenity” e “The Lost Mariner“. I suoni risultano molto limpidi e possiamo notare come le linee ritmiche del basso di Roberto Donati si abbraccino agli assoli del chitarrista Federico Paolini. Show breve ma intenso e ci aspettiamo al più presto le novità sul prossimo album

Ore 21.00: momento veramente epico quello dell’Arci Tom quando sul palco arrivano i SAILING TO NOWHERE e il primo premio per scenografia,  ballad e melodie lo vincono decisamente loro. Questa è la terza volta che li vedo e si presentano con i pezzi del loro ultimo lavoro “Lost In Time“. È sempre un piacere risentire il gran maestro alla voce Marco Palazzi (ex Kaledon), i cui duetti con la sua “milady” Helena Taka Pieraccini regalano emozioni davvero uniche. A tutto questo si aggiungono i virtuosimi chitarra/tastiera dei bravissimi Emiliano Tessitore e Alessio Contorni che sono un piacere assoluto per l’udito. Pezzi come “Apocalypse” (registrata in studio insieme a Fabio Lione), “New Life” e la momumentale “Sailing to Nowhere” rimangono sicuramente nel cuore di chi li ascolta. Una caratteristica di questa band che ho potuto apprezzare in ogni loro concerto è quella di saper trascinare “sul proprio vascello” chiunque sia lì per ascoltarli, coinvolgendo il pubblico a sentirsi parte di chi sta sul palco allo stesso modo. Non mancano infatti i momenti in cui cantano i loo brani insieme ai fan! Come dice Marco, “Long Live Rock n’ Rolleee”, ci si vede al prossimo!

Ore 22.00: arriva l’attesissimo show dei co-headliner CELLAR DARLING, formati dagli ex membri degli Eluveitie Ivo Henzi (chitarra), Anna Murphy (voce, hurdy gurdy e flauto) e Merlin Sutter (batteria). In meno di un anno sono riusciti a mettere insieme le loro idee e creare sonorità del tutto personali e differenti rispetto a quelle della band precedente. I tre musicisti, accompagnati da un bassista incappucciato, dimostrano di aver trovato insieme una nuova dimensione davvero convincente. Si presentano sul palco del Tom con i nuovi pezzi, ancora sconosciuti, che saranno il manifesto del loro primo album “This Is the Sound“, in uscita il prossimo 30 giugno sotto l’etichetta Nuclear Blast. Il sound creato ci porta in un mondo tutto loro, di miti e leggende ancestrali, storie e drammi d’amore, guerre e povertà, con atmosfere raffinate ed elementi folkloristici. Ottima esibizione soprattutto da parte della frontwoman Anna Murphy, che sembra essere particolarmente emotiva, sorridente e molto solare per l’occasione, oltre alle doti vocali davvero incredibili che ha messo in evidenza in pezzi come “Black Moon“, “Water“, “Fire, Wind & Heart” e soprattutto nella cover dei Queen, “The Prophet’s Song“, dove ci ha tenuti tutti con il fiato sospeso! Concludono egregiamente il live con il pezzo “Challenge” già noto agli spettatori.

Si conclude nel migliore dei modi questo concerto di alto livello con gli headliner SERENITY, guidati dalla grinta e l’energia del loro talentuoso frontman Georg Neuhauser, che ha fin da subito un grande impatto sul pubblico, iniziando con “Follow me” e “Sprouts of Terror“, i brani del loro ultimo lavoro “Codex Atlanticus“. Successivamente non tarda ad arrivare la loro lady, Tasha, e abbiamo così la formazione al completo! Anche i loro duetti risultano davvero carismatici e ammirevoli, spaziando nella setlist dai brani più recenti, come l’ottima “The Final Chapter“, a quelli dei precedenti lavori, come “Serenade of Flames” e “Rust of Coming Ages“. I momenti scherzosi e goliardici sembrano proprio una caratteristica delle band Power/Symphonic e non mancano nemmeno con i SERENITY, con le battute del bassista italiano Fabio D’Amore sui “capelli” di Georg. A fine concerto i vari musicisti si mostrano davvero disponibili a scambiare foto, autografi e chiacchiere con i fan, lati che ce li fanno apprezzare molto anche sul piano umano, sperando anche che si possano ripetere sempre più spesso degli eventi di così alto livello! Che sia il primo di una lunga serie?

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