BLINK 182 – California

by Metalpit.it Staff

Ciao a tutti! Ho aspettato un pò di più rispetto agli altri membri delle altre webzine prima di scrivere questa recensione sui Blink poichè volevo esser sicuro di entrare bene nell’album.
Una recensione fatta al volo come poteva esser nel caso del Self Titled poteva esser frettolosa e fortemente negativa per vari aspetti tra i quali il cambio di sonorità che quell’album aveva.
Rispetto agli ultimi Neighboroods e l’EP Dogs Eating Dogs non c’è come immagino ben sapete Tom Delonge alla chitarra e alla voce. Al suo posto han chiamato Matt Skiba pari ruolo negli Alkaline Trio.

I vecchi fan affezionati saranno per lo più delusi e diffidenti per l’album per l’assenza dello storico membro ed effettivamente si sente la mancanza.Attenzione però a mio modo di vedere si sente si la mancanza ma non dell’odierno Tom ma di quello degli anni 2000; ovvero quello che pur non essendo una cima nel cantato live era piacevole lo stesso.
In ogni caso Matt nonostante la pesante eredita non sfigura e la sua voce sta a pennello su quella di Mark quanto quella di Tom.
Parlando di questo California lo reputo un album di nuovo inizio,quasi una nuova band.
Eh per me quasi sarebbe stato meglio che quest’album uscisse sotto i +44 o con un altro nome se non altro per non far deprimere i vecchi fan.
Rispetto a Neighboroods ci son enormi differenze a partire dal fatto che in questo album han registrato e discusso tutti e 3 nella stessa stanza e non in 3 angoli della terra(e non scherzo!) son tornati ad assumere un produttore(John Feldmann) che li consiglia, proprio come ha fatto a suo tempo Jerry Finn soprannominato ‘4° Blink member’ proprio per la capacità di consigliare i 3 e per il grande lavoro nella produzione degli album più famosi.
Il risultato è davvero notevole!non risulta affatto un copia e incolla come nell’album precedente.
Un’altra buona cosa a livello mia personale e che si ritorna a coverizzare la chitarra dei blink con canzoni nuove di zecca dato che gli ultimi 2 lavori le chitarre erano si e no ascoltabili.
Cynical, Kings Of The Weekend son finalmente canzoni PUNK ROCK e assieme a Rabbit Holesono le canzoni più belle dell’album.
Ho apprezzato davvero molto anche le Joke Songs: Built This Pool e Brohemian Rhapsody, canzoni molto divertenti che assieme alle 3 sopra riportano alla mente momenti adolescenziali(sentire Blow Job e Fuck a Dog per credere).
A No Future e San Diego pur con bei ritornelli manca il guizzo da grande canzone ma anche queste 2 son davvero molto godibili.
Putroppo poi le altre canzoni a partire dal singolo Bored To Death li reputo abbastanza piatti e prevedibili.Inoltre Non ho apprezzato l’esperimento Los Angeles davvero lontano da quello che ero abituato a sentire. così come canzoni lente e smielate come Home is a Such a Lonely Place e California credo che una volta non l’avrebbero mai fatte.Ecco perchè anche se l’album è stato fatto ragionando per bene alla fine e ben lontano dal capolavoro.

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