DEATHLESS LEGACY – Saturnalia

by Federico Siccardo

Inizialmente nati come tribute band degli storici Death SS di Steve Sylvester, i Deathless Legacy nel corso della loro attività musicale hanno dato luce (o forse meglio dire oscurità) a quattro studio album di inediti in cui sono stati proposti brani dalle sonorità heavy metal orrorifiche chiaramente di ispirazione sylvesteriana.
Oggi, dopo due anni dall’ultimo “Rituals of Black Magic”, la band toscana esordisce nel nuovo decennio con “Saturnalia“, concept album composto da una sola suite di 24 minuti che copre in maniera esaustiva e coesa vari generi musicali sfidando i limiti della sperimentazione.
Ambientato nell’Antica Roma, il brano vuole essere un’opera visiva e musicale di un cortometraggio di stampo impressionistico ripercorrendo il cammino di Lucius, uno schiavo in fuga dalla vendetta del suo padrone durante i Saturnali: ciclo di festività dedicate all’insediamento nel tempio del dio Saturno. Durante questi festeggiamenti venivano stravolti gli ordini sociali: in un mondo alla rovescia, gli schiavi potevano dunque considerarsi temporaneamente degli uomini liberi, comportandosi di conseguenza.

Proposto in formato CD+DVD, per la nostrana label Scarlet Records, il brano presenta all’apertura elementi progressivi a la Dream Theater: dopo la gotica intro d’organo infatti entra in gioco un turbine strumentale che ricorda molto le ritmiche impattanti delle pelli di Portnoy, così come i giri di chitarra e basso in stile Petrucci-Myung. Ovviamente non sono loro che troviamo dietro gli strumenti ma un’ottima prestazione tecnica di Andrea Falaschi (Frater Orion), Gianni Capecchi (Sgt. Bones) e Michael Cavallini (The Cyborg). Dopo questo inizio dal sapore prog metal si apre il sipario per la vocalist Eleonora Vaiana (Steva), che con la sua intonazione horror ci trascina in quella che sembra essere un’opera ben curata e intrigante come la band pisana ha già dimostrato di saper fare durante la sua carriera.
Con l’evolvere di questa suite troviamo numerosi elementi rock, speed, goth e symphonic grazie anche alle tastiere precise e possenti di Alessio Lucatti (Alex Van Eden), senza escludere il buon classico heavy metal sempre apprezzato e ben integrato in questa multitudine di generi arricchiti da cori gotici e atmosfere misteriose caratterizzate anche da parti di metal più estremo.

Immersivo e intrinso di occulto, “Saturnalia” è una metal opera di tutto rispetto, esaltante e ricca di ispirazioni provenienti da ogni membro della band realizzate in maniera poderosa. In quasi 25 minuti il brano risulta essere privo di momenti vuoti e ridondanti (rischio cui solitamente si va incontro durante queste sperimentazioni), merito della forma smagliante dei Nostri e di un ottimo lavoro dietro ai mixer di Simone Mularoni, senza nulla togliere alle limpide registrazioni di Alessio Lucatti.
Sicuramente questa quinta fatica dei Deathless Legacy rappresenta l’ottima espressività della band, offrendo un prodotto originale e completo che ha pochi eguali nella scena metal italiana. Un’esperienza unica che speriamo possa replicarsi con la costante crescita di un gruppo a cui, ormai si sa, piace strabiliare e impressionare senza porsi alcun limite.

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