FINAL SOLUTION – Through the Looking Mirror

by Luca Gazzola

I Final Solution sono un gruppo nato nel 2011 a Brescia e che ha iniziato facendo cover death metal di gruppi scandinavi, e dopo vari cambi di line up sono riusciti l’anno scorso a pubblicare questo loro primo album. I suoni sono potenti e puliti, con ritmi energici e vivaci. Il genere è principalmente Groove nello stile di quello dei Machine Head, a cui sono state innestate componenti melodiche che la fanno da padrone. Inoltre, in alcuni punti si percepisce una parte vagamente power. La batteria onnipresente sa il fatto suo, il basso è distorto e udibile (cosa non sempre scontata), le chitarre si dilettano continuamente in assoli e riff potenti con una distorsione leggera da heavy metal e la voce in pulito è gradevole, un po’ meno quando passa all’harsh, ma si incastra bene nell’insieme. Il mixaggio è ben fatto, in modo che non si copra nessun componente. Nel complesso l’album ha 8 canzoni per una durata di 35:18 minuti, e i pezzi durano tra i 3 minuti e tre quarti e i 6 minuti e mezzo.

Tra le canzoni rilevanti:

  • Demon Inside“: terzo pezzo. Inizio rapido e pesante senza fronzoli, prosecuzione a metà tra death e thrash metal con le parti melodiche e virtuose più leggere che corniciano il tutto.
  • The Show is On“: quinta canzone dell’album. Quasi sei minuti di riff potenti intervallati da assoli, con cambi di ritmiche verso la fine abbastanza concitata. Troppo vivace per essere heavy, troppo articolata per essere thrash, troppo leggera per essere death, tuttavia molto gradevole.
  • Grey“: ultimo pezzo. Difficile scegliere tra questa e “Dogs of War“, ma alla fine ha prevalso questa, il pezzo conclusivo dei Final Solution. Il pezzo è di sei minuti e mezzo senza una pausa, tra parti semplici che creano una atmosfera particolare, riff potenti con la voce abbastanza infervorata, dove anche se alterata entra bene. L’assolo verso il finale diventa la ciliegina sulla torta di una canzone con un grande groove e un pizzico di power.

Di rado si trova come prima pubblicazione di una band un full-length album (anche se è lungo solo una mezz’oretta abbondante), soprattutto registrato ed eseguito a questi livelli. È perfetto da ascoltare in macchina, non è molto impegnativo ed è orecchiabile. Non rimane che vedere se il prossimo sarà allo stesso livello.

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