HAMMERFALL – Dominion

by Riccardo Basso

A tre anni dal convincente “Built To Last” tornano sulle scene gli Hammerfall, impavidi paladini dell’heavy/power metal europeo. Il titolo della nuova fatica dei Nostri è “Dominion“, una parola immediata che suona come una dichiarazione di intenti da parte dei svedesi. La formula di questa nuova prova in studio è la stessa del suo predecessore ed è la stessa di un classico album della band, con i suoi pregi e difetti: preparatevi quindi a essere sommersi da una valanga di brani immediati a cavallo tra l’heavy metal e il power metal, tanto tamarri quanto epici.
Il disco si presenta con “Never Forgive, Never Forget“, traccia classica con un ritornello ficcante che ci si ritrova presto a cantare assieme a Joacim Cans. La titletrack invece è un pezzo di puro heavy metal old school che si apre con un riff in pieno stile Accept, per poi sfociare in un brano epico come da tradizione per gli svedesi. A proposito di tamarraggine ed epicità, non si può non citare “(We Make) Sweden Rock“, canzone pacchiana e celebrativa della scena metal svedese. Il pezzo non è nulla di trascendentale e va preso come un riempitivo divertente che difficilmente farà parte della scaletta della band tra qualche anno. In questo “Dominion” c’è spazio anche per una ballad ovvero “Second To None“, pezzo guidato da un pianoforte malinconico e dalla voce di Cans. La canzone ricorda a più riprese la leggendaria “Glory To The Brave”, soprattutto per il mood. Dopo la powereggiante “Scars Of A Generation“, abbiamo una delle composizioni migliori del disco: “Dead By Dawn“. Il brano in questione torna su territori più heavy e si rivela tra i pezzi più azzeccati grazie a un ritornello immediato e a un’atmosfera epica e squisitamente old school.
“Dominion” nel complesso è un album compatto e ben suonato che ci consegna una band in forma, capace di mescolare esperienza e creatività per consegnare ai fan un disco all’altezza. Ci sono dei filler come “Battleworn“, intermezzo di trentanove secondi senza capo né coda, o la già citata “(We Make) Sweden Rock“, ma nulla che inficia sulla qualità generale del lavoro. I fan della band possono dormire sonni tranquilli e acquistare questo “Dominion” a scatola chiusa, idem gli amanti di quel mix di heavy e power tanto tamarro, quanto epico che ha fatto la fortuna di Hammerfall, Sabaton e via dicendo.

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