RECITATIONS – The First Of The Listeners

by Alessandro Coos

I Recitations sono un gruppo dai recenti natali proveniente dalla sempre prolifica Norvegia, che giunge con “The First Of The Listeners” al debutto sotto Avantgarde Music e presenta nei suoi ranghi membri dei Katechon.
Come la band principale, questi Recitations si muovono sui canoni del moderno Blackened Death tanto caro ai Portal, introducendo rispetto alla band madre tempi dilatati e una dose di follia maggiore che rendono la proposta dei norvegesi disturbata e paranoica.
The First Of The Listeners” è un lungo rito diviso in quattro atti in cui sfuriate Blackened Death si alternano a schizzate dissonanti vicine alla concezione moderna del black metal, il tutto implementato da dilatati effetti elettronici e rallentamenti vicini al drone.
La musica proposta è la perfetta colonna sonora delle tematiche proposte dal gruppo, ovvero l’uomo e la civiltà moderna che sta lentamente distruggendo se stessa.
Molto affascinante è la copertina di questo lavoro, un collage di frasi color oro su sfondo simil pelle che dona un alone misterioso e prezioso all’opera stessa.
La produzione che la band ha scelto è potente e cristallina, senza però risultare patinata, con suono bilanciati che lasciano godere dei singoli passaggi folli e sublimi che il gruppo alterna lungo la durata dei brani.
Uno degli elementi che colpiscono di più è la capacità delle singole canzoni, molto lunghe, di mantenere alta l’attenzione e coinvolgere l’ascoltatore in ogni singolo passaggio ed in ogni singola nota.
Come detto, la base su cui si poggia la proposta del gruppo è un solido ed innovativo Blackened Death Metal che a tratti rimanda alla pazzia dei Deathspell Omega, a tratti alle strazianti litanie degli ultimi Mayhem (la performance del cantante richiama spesso la teatralità di Attila) e alle oscure deviazioni dei Portal, elementi che fungono da mere ispirazioni in quanto la proposta dei Recitations suona dannatamente personale, oscura e sentita.
L’elettronica e le influenze drone sono utilizzati dal gruppo come base dell’architettura dei singoli brani, mai in maniera invasiva: l’esempio migliore è la deviata e splendida Godspeak Halilu Lija, brano sorretto da lunghe note sofferenti su cui si erge la voce teatrale del cantante .
The First Of The Listeners” è un disco innovativo e sopra la media che presenta un gruppo moderno che stupisce per la propria personalità.

https://recitations.bandcamp.com/

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