SIKTH – The Future In Whose Eyes?

by Metalpit.it Staff

Il grande ritorno dei giganti del djent e del mathcore, di coloro che hanno fatto di questi generi il proprio marchio di fabbrica, riconoscibile da chiunque. Finalmente il grande ritorno dei SikTh che, dopo l’ultimo EP uscito nel 2015, “Opacities“, hanno deciso di registrare un nuovo studio album dopo ben dieci anni dall’ultimo “Death Of A Dead Day“.

Il sestetto inglese, formato da Mikee W Goodman (voce), Dan Weller (chitarra, pianoforte), Pin Pinney (chitarra), James Leach (basso), Dan Foord (batteria) e dal nuovo co-vocalist Joe Rosser (Aliases, Mask Of Virtue) ha scelto per “The Future In Whose Eyes?” una produzione del tutto nuova, sotto l’etichetta Millennium Night, di proprietà della Snapper Music. Le linee vocali sono infatti state registrate nello studio del cantante Mikee e negli R&R Studios di Adrian Smith (chitarrista degli Iron Maiden), chitarre e batteria nei Monkey Puzzle House Studios, mentre il mixaggio è stato curato da Adam Nolly Getgood (Periphery).

L’album è composto da 12 brani tanto complessi quanto meravigliosi, a dimostrazione della grandissima crescita che la band ha avuto dall’ultimo studio album prodotto. “Vivid” è il singolo estratto, già presente sulle principali piattaforme digitali come YouTube e Spotify, mentre il disco, in uscita il 2 Giugno 2017, è già disponibile in pre-order in vari formati sul sito ufficiale della band.

Secondo il chitarrista Dan, “questo album può essere considerato l’unico che la band abbia realmente voluto a tutti i costi registrare. Esso rappresenta la vera identità dei SikTh, e ogni fan dell’heavy metal sul pianeta dovrebbe ascoltarlo”. Aggiunge il vocalist Mike che “personalmente questa è la loro miglior produzione, perché contiene davvero qualcosa di speciale”.

E come dar loro torto, dal momento che questo CD è e sarà uno dei migliori del 2017, sotto qualsiasi aspetto. Le linee strumentali sono maestose e suonate in maniera egregia, mentre le voci presentano un’originalità unica, alternando scream, clean e growl da parte di entrambi i vocalist.

Il basso è stato mixato a volumi più sostenuti della norma, dando all’album un groove non indifferente, mentre le chitarre possiedono un suono più pieno e rotondo rispetto ai lavori precedenti, prova dell’influenza di Adam Getgood (Periphery) durante il mixaggio. I brani che più rimangono in testa e quelli che possono essere definiti più “commerciali” sono sicuramente il singolo “Vivid” e “The Aura”, grazie alla strofa ritornello facile da ricordare. E tra le costellazioni di breakdown di ogni pezzo si può anche notare una lieve somiglianza in alcune linee vocali, forse voluta, tra Joe Rosser e Daron Malakian, co-vocalist e chitarrista dei SOAD.

Alcune canzoni di intermezzo dall’atmosfera quasi piratesca e oscura, come “This Ship Has Sailed” e “The Moon’s Been Gone For Hours” compaiono nel disco, rendendolo ancor più introspettivo e creando l’idea di un concept album unito e lineare.

I SikTh hanno saputo unire numerosi sottogeneri del metal come il prog, il metalcore, il death e il djent senza sfociare nella banalità come molte altre band in circolazione, consacrandoli quindi come una delle band più innovative e influenti degli ultimi decenni.

Un’attenzione particolare merita anche l’artwork, ideata da Meats Meier, che rappresenta “il futuro e la dannazione della razza umana, rovinata nella sua perfezione dalla necessità di continue innovazioni, finchè un piccolo errore rompe il macchinario e veniamo rispediti agli inizi”.

La band intraprenderà un tour in Inghilterra tra Giugno e Agosto, partecipando anche al Download Festival il 10 Giugno, mentre dal 9 al 12 Agosto sarà al Brutal Assault Festival in Repubblica Ceca.

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