SKOLL – Of misty fire we are

by Alessandro Schumperlin

Nuovo lavoro per gli Skoll, band che dal 1994 ha dato dimostrazione di abilità e capacità in ambito black metal, viking e folk; ma senza seguire le mode del momento, ma bensì seguendo un preciso feeling compositivo e di maturazione compositiva.

La band prosegue con quello che è il proprio intento ovvero produrre musica estrema, con impronte dichiaratamente e chiaramente black e viking restando fedeli a se stessi ed alle radici dei due generi.
Inoltre per questo nuovo lavoro Of  misty fire we are si avvalgono della Fallen Angels productions e GAIA per la produzione del cd, mentre per la musicassetta, che sta tornando in voga in ambiti di musica estrema ed underground, tramite la Werewolf Promotions.

Strutturalmente le canzoni sono solide, ben studiate e con chiari rimandi alle origini del black e del viking Non stiamo a sciorinare tutti i nomi delle band a cui potrebbero somigliare gli Skoll, per il semplice fatto che il rimando c’è ed è innegabile ma è altrettanto vero che la proposta è così personale e intima da risultare allo stesso tempo distante. Se però a tutti i costi volete dei rimandi vi si potrebbe dire: Bathory, Graveland, Enslaved, Falkenbach e con questi dovreste esser più che contenti.
La particolarità delle canzoni sta nella capacità di poter proporre black, ma con chiarezza dei suoni. La band non la butta in ‘caciara’ ricolma di effetti e di ‘zanzarii’. Composizioni complesse ed equilibrate che riescono a dare il senso di epicità e di tragedia che la band ha deciso di proporre.
Mayhem alla batteria è un rullo compressore inarrestabile, Marcello al basso riesce a dare una dimensione del basso, cosa non scontata in ambito metal estremo, M. che oltre ad essere il Deus ex machina del progetto armeggia sia in samples che con la chitarra e la voce ottimamente. L’inserimento poi delle orchestrazioni per le mani di Lunaris permette alle composizioni di avere un certo appeal più interessante.

In questo lavoro abbiamo solo tre canzoni in inglese, le altre sono in lingua italiana. Scelta di campo particolare ma ben definita per questo progetto. Di per se le tematiche proposte da Skoll permettono sia di poter esser proposte in lingua italiana che in inglese; di fatto la band si avvale di tradizioni, riti  ancestrali e racconti quasi perduti come base di ispirazione. Le tracce che più di altre potrebbero darvi il senso delle abilità della band sono certamente l’opener La luna del lupo, quindi Misty mountain e Teutoburgo.

Concludendo buon lavoro che dimostra nuovamente la vena compositiva e produttiva di M. (ex Opera IX,The true endless, Malconsiglio, Huggin e molti altri), l’abilità di trovare compagni di viaggio ottimi per le band proprie e la capacità di poter dire con Skoll ancora la propria in un genere che di per sé pareva quasi sopito o quantomeno racchiuso in se e nel passato.

Lineup da studio:

M (the Bard) – Guitars, Vocals, Samples
Mayhem (ex The True Endless) – Drums
Lunaris (ex Opera IX) – Keyboards
Marcello – Bass

 

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