SUMMONING – With Doom We Come

by Jacopo Silvestri

Siamo in Austria, nell’autunno del 1995, quando i Summoning pubblicano il loro secondo disco, dopo aver debuttato con “Lugburz”, quel “Minas Morgul” che è entrato nella storia per essere tra i pionieri di un intero genere, l’Atmospheric Black Metal, avendo aggiunto alla produzione precedente atmosfere sognanti in grado di rapire l’ascoltatore e portare la sua mente verso mondi estranei al nostro, in questo caso, la Terra di Mezzo di Tolkien, la quale è argomento dei loro testi fin dai primi anni di attività. Son passati più di due decenni dall’uscita di quel pezzo di storia, ma l’attenzione che attornia il duo formato da Silenius e Protector si è mantenuta a livelli alti, motivo per il quale “With Doom We Come” è un disco con molte aspettative su di sé.

Si inizia con “Tar-Calion” e “Silvertine“, le quali sono in grado di mettere sul piatto i due elementi sui cui si basa tutto ciò che riguarda i Summoning, ovvero l’epicità del primo pezzo, capace di presentare il disco in modo incisivo, e l’unione di essa con le tipiche sfuriate Black Metal che caratterizzano la seconda traccia.
Dicevamo prima come i Nostri si concentrino sul parlare della mitologia tolkieniana nei testi, e infatti sono diversi i riferimenti ad essa anche solo nei titoli dei brani, come per Herumor, personaggio sul quale lo scrittore inglese non ha mai rilasciato molte informazioni, se non per far notare come conducesse una vita particolarmente concentrata sulla guerra. Nell’omonimo pezzo si racchiude quell’alone di mistero e tirannia che caratterizza la sua personalità, fattore dal quale si può constatare come il legame tra il duo e gli argomenti trattati sia veramente forte.
Le ultime due canzoni, “Mirkland” e la title-track, oltre a essere le più lunghe del complesso, continuano sulla strada delle precedenti, ponendo l’enfasi prevalentemente sul lavoro di tastiere e sintetizzatori, che danno all’album un tocco mitico e leggendario fino all’ultimo secondo dell’ascolto.

“With Doom We Come” è l’ennesima conferma di come uno dei più grandi meriti di Silenius e Protector sia il buon livello mantenuto in modo costante in più di 20 anni di carriera e riesce a rendere speciale anche questo viaggio nell’universo creato da Tolkien.
Onore e merito ai Summoning e alla loro mente geniale, che gli ha permesso di far cominciare il 2018 musicale nel migliore dei modi.

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