THE CHARM THE FURY – The Sick, Dumb & Happy

by Riccardo Basso

“Che potenza!”, ecco ciò che ha pensato il sottoscritto dopo i primi trenta secondi dell’opener di questo album degli olandesi THE CHARM THE FURY, ma andiamo con ordine. “The Sick, Dumb & Happy” è il secondo disco dei  THE CHARM THE FURY, band di Amsterdam capitanata dalla bella e talentuosa Caroline Westendorp. L’album è uscito per Arising Empire a metà marzo. In poco più di quaranta minuti di musica i nostri condensano una miscela esplosiva di metal che richiama a Pantera, Slipknot, Bring Me The Horizon e primi Machine Head; nulla di nuovo dunque, ma in questo caso è l’attitudine travolgente della band a fare la differenza. Già l’opener “Down On The Ropes” lascia stupiti per l’aggressività e la sfrontatezza che ha il gruppo nel suonare cose già sentite, ma senza risultare per questo noiosi o poco ispirati. Il brano in questione rimanda particolarmente ai Pantera con una Caroline incazzata quanto un Phil Anselmo dei tempi d’oro.  Altrettanto interessante è la successiva “Echoes” dove la cantante dimostra di avere anche dei buoni puliti in pieno stile metalcore. Il disco si mantiene su buoni livelli per tutto il tempo. Basti pensare a “Songs Of Obscenity” il cui ritornello promette di far cantare i fan durante i concerti, o la violenta “The Hell In Me” dove i rimandi agli Slipknot sono abbastanza marcati. Gli unici brani sottotono sono “Blood And Salt” dove la band si focalizza nel voler ricreare un pezzo ritmato, ma noioso a causa dei continui breakdown. Altro pezzo poco ispirato è “Silent War” dove i THE CHARM THE FURY propongono una ballad dalle forti tinte pop che stona nel contesto generale dell’album. “The Sick, Dumb & Happy” è dunque un buon disco, fresco e dinamico che non propone nulla di nuovo, ma che grazie alla passione e alla genuinità con cui è suonato rende questo “difetto” una sottigliezza a cui si può passare sicuramente sopra. La dimostrazione di ciò è data dal fatto che una volta finito l’album risulta difficile non ricominciare ad ascoltarlo. Se siete alla ricerca di un disco aggressivo e dinamico, “The Sick, Dumb & Happy” fa sicuramente per voi, il voto potrebbe essere lievemente più alto se le influenze di band più blasonate non fossero così marcate come lo sono in certi punti, ma di questo si è già parlato.

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